Arrivati a questo punto, che tipi siamo come brand? Possiamo provare a scrivere alcune coppie di aggettivi opposti che costituiscano i tratti distintivi di una personalità. Congiungiamo gli estremi e decidiamo per ognuna delle coppie in che punto posizionarci. Ricordiamoci che dovremo restare fedeli sempre alla personalità del nostro brand. Non c’è nulla di più deleterio per un brand che comunicare una volta una volta in un modo, una volta in un altro.
Prendiamoci il tempo necessario per definire con precisione la caratteristiche della nostra personalità, per assicurarci che non avremo tentennamenti in seguito. Ricordiamoci anche che la personalità reale del brand — quella che ci riconosceranno le persone — include molteplici aspetti. Tutti quelli che mediano l’esperienza del brand che le persone faranno. Influenza la percezione della personalità del brand, solo per fare un esempio, anche la risposta che riceviamo dal servizio clienti. Perché è bene ricordarselo? Perché la coerenza andrà mantenuta in tutti i touchpoint. È dunque auspicabile che la personalità di brand che definiamo risponda realmente all’essenza del brand. In caso contrario la “patina identitaria” che ci saremo costruiti verrà primo o poi rimossa, mettendo così a nudo ciò che siamo realmente. Ritornando così al discorso di una brand identity che risulta essere solo un bel vestito.