Ecco alcuni termini utilizzati quando si parla di brand identity.
Nome: il primissimo elemento di una brand identity. Quello che dovrebbe essere il più facile da memorizzare. Per questo la fase di naming va sempre affrontata nel modo corretto.
Logotipo: resa grafica del nome, leggibile e pronunciabile. Si tratta della veste che il nome acquista grazie ad una particolare resa grafica. Possiamo parlare di lettering quando il disegno delle lettere sia personalizzato, realizzato ad hoc. In altri casi il logotipo viene ottenuto semplicemente utilizzando una determinata font, un determinato carattere. In inglese prende il nome di wordmark.
Pittogramma: elemento grafico, disegno, simbolo (stilizzato o meno) che può contraddistinguere un marchio.
Payoff: breve frase che accompagna spesso il logo e contribuendo a comunicarne gli aspetti distintivi ed i valori.
Logo: a seconda dei casi può essere un semplice logotipo, il logotipo insieme al pittogramma, il pittogramma insieme al payoff, il solo pittogramma etc.
Monogramma: simbolo grafico ottenuto da una combinazione grafica/tipografica particolare di una o più lettere iniziali di una parola, di un nome.
Marchio: un qualunque segno, formato de elementi visivi e testuali, che possa essere rappresentato graficamente e sia idoneo a distinguere i prodotti o i servizi di un’impresa da quelli della concorrenza. Il termine marchio viene spesso utilizzato nel linguaggio comune al posto di logo. In realtà la definizione propria di marchio è quella che ne da la legislazione a riguardo della sua registrazione e della sua protezione giuridica.
Marca: accezione italiana del termine inglese brand. Da non confondere, dunque, con il termine marchio.